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Mariano Fortuny |
Ma l'uomo sa della propria sorte, perciò essa è per lui qualcosa di più della cresta di un'onda, che scende per poi risalire, ripetendo questo gioco per tutta l'eternità. L'uomo sa del suo destino, e questo suo sapere egli lo chiama colpa. Poiché egli sente come una sua azione ciò che gli doveva accadere, ritaglia in sé con contorni marcati tutto ciò che casualmente è accaduto nell'ambito fluido della sua casuale compagine esistenziale.
Da:” L'anima e le forme -Traduzione di Sergio Bologna – SE - 2002 ”,di Gyorgy Lukacs