domenica 29 ottobre 2017

Banana Yoshimoto: La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori...


Shotei Takahashi
La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l'amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l'anima respira e grazie alla quale vive.

Da: “Un viaggio chiamato vita” di Banana Yoshimoto

Ian McEwan: possedeva l’indistruttibile, utilissima capacità di comprendere e presentare le proprie rovine in modo da farle apparire come stati di un’educazione sentimentale e spirituale...

Helene Schjerfbeck
Non che lei fosse immune da confusioni o atteggiamenti irrazionali, ma possedeva l’indistruttibile, utilissima capacità di comprendere e presentare le proprie rovine in modo da farle apparire come stati di un’educazione sentimentale e spirituale. Nel suo caso, le certezze di un tempo non venivano rifiutate in blocco, ma piuttosto riordinate, un po’ come le rivoluzioni scientifiche ridefinivano, anziché scardinare, tutto il sapere che le aveva precedute. Ciò che a Stephen era sembrato contraddittorio, per lei era semplicemente una forma di crescita intellettuale.

Da:"Bambini nel tempo", di Ian McEwan

Bertrand Russell: Il fascismo è antidemocratico in un senso più fondamentale. Non accetta il principio della « massima felicità per il massimo numero »...

Mario Sironi
Il fascismo è antidemocratico in un senso più fondamentale. Non accetta il principio della « massima felicità per il massimo numero » come giusta base di governo, ma seleziona certe persone o nazioni o classi come « le migliori » e le uniche degne di considerazione. Gli altri vengono costretti con la forza a servire gli interessi dei prescelti.

Da:” Elogio dell’ozio - Traduzione di Elisa Marpicati – Longanesi - Edizione digitale 2014”, di Bertrand Russell

Alain Deneault: La principale competenza di un mediocre? Riconoscere un altro mediocre...

Ben Goossens
La principale competenza di un mediocre? Riconoscere un altro mediocre. Insieme organizzeranno scambi di favori per rendere potente un clan destinato a crescere, perché i mediocri fanno presto ad attirare i loro simili. L’importante non è tanto evitare la stupidità, quanto agghindarla con i simboli e i simulacri del potere. «Se la stupidità non somigliasse così tanto al progresso, al talento, alla speranza o al miglioramento, nessuno vorrebbe essere stupido» osservava Robert Musil. Si tratta di essere soddisfatti di nascondere le proprie carenze attraverso un comportamento normale, di vantarsi di essere pragmatici e non stancarsi mai di progredire in tal senso, perché la mediocrazia non sopporta né i cialtroni né gli incompetenti.

In: “La mediocrazia”, di Alain Deneault