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Parmigianino |
Adesso, che ho superato già tanti dolori e posso leggere il mio destino come una mappa piena di errori,
quando non sento nessuna compassione di me stesso e posso passare in
rassegna la mia esistenza senza sentimentalismi, perché ho trovato una
relativa pace, lamento soltanto la perdita dell'innocenza. Mi manca
l'idealismo della gioventù, del tempo in cui esisteva ancora per me una
chiara linea divisoria tra il bene e il male e credevo che fosse
possibile agire sempre in accordo con princìpi inamovibili. Era una
posizione poco concreta e poco realistica, lo so, ma in questa
intransigenza c'era una limpida passione che ancora mi commuove quando
la trovo in altri.
Da: “Il Piano infinito”, di Isabel Allende
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