|
René Magritte |
Andavo a zonzo stupidamente; la stupidità me la perdonavo di cuore, capendo che si ha ragione di trattare sé stessi con indulgenza. Una sonnolenza tremenda scese sul mio inestricabile essere. Avrei dovuto prendere una scopa per darmi una spinta in avanti; ero nella peste per muovermi dal posto, mentre amorevolmente sgranavo gli occhi sul velluto azzurro del cielo.
Da: “La Rosa (UN CEFFONE E AL TRE COSE - pag. 76-77)”, di Robert Walser
Nessun commento:
Posta un commento