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non sono più un' estranea per loro.
Cresco e divento la loro dimora
come un campo coltivato.
Vieni e abita
nella buia stanza obliqua del mio cuore,
ché la vastità delle onde ancora
si chiude allo spazio.
Vieni e cadi
nei fondi colorati del mio sonno,
che ha paura del ripido
abisso del nostro mondo.
Vieni e vola
nella lontana curva della mia nostalgia,
che l'incendio
divampi all' altezza di una fiamma.
Stai e resta.
Aspetta che l' arrivo giunga
inesorabile dal lancio
di un istante.
In: “Quaderni e Diari 1950-1973 – Quaderno IV – Giugno 1951 – Pag. 80-81- Edizione Italiana a cura di Chantal Marazia- Neri Pozza – ottobre 2011- “, di Hannah Arend