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[...] che il fastidio del tutto esplicito per le soluzioni non elitarie e l'artificiosa attribuzione della qualifica di «populismo» a ogni aspirazione di avanzamento sociale avvengano con la tacita acquiescenza delle forze politicamente progressiste è ciò che rende particolarmente amaro il periodo che viviamo.
In: "Scritti quotidiani (07.12.1978)", di Federico Caffè
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