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Henri Cartier Bresson |
Esistono forze – ora totemiche, ora magiche, ora tecniche – che incessantemente gli vogliono imporre una maschera. Cresce, allora, la rigidità, e con essa la paura. Le arti impietriscono e il dogma diventa assoluto. Ma sin dai tempi più remoti si ripete la medesima scena: l’uomo getta la maschera, e allora subentra quella serenità che è l’immagine riflessa della libertà. Catturati nel gioco di potenti illusioni ottiche, siamo abituati a considerare l’uomo, se confrontato con le sue macchine e con l’arsenale della sua tecnica, un granello di sabbia. Ma queste illusioni sono e rimangono i fondali di una immaginazione gregaria. Come l’uomo le ha costruite così le può demolire, ovvero le può inserire in un nuovo ordine di significati. I vincoli della tecnica si possono infrangere, e a farlo può essere proprio il singolo.
Da:” Trattato del ribelle”, di Ernst Jünger
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