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Ben Goossens |
Non c’è niente di più furbo, che essere se stesso, perché nessuno ci crede. Devo confessare che volevo assumere la parte dell’imbecille, perché fare l’imbecille è più facile che essere se stesso; ma poiché l’imbecille è in ogni caso un eccesso e gli eccessi suscitano curiosità, mi sono fermato sull’idea di essere me stesso. Ebbene qual è il mio vero volto? L’aurea mediocrità: né sciocco, né intelligente, abbastanza povero di talento e piovuto dalla luna, come dicono qui le persone benpensanti, non è vero?
Da: “I demoni (Parte seconda – cap. 1 -3 -)”, di Fëdor Dostoevskij
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