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Hermann David Salomon Corrodi |
Desiderai di restare così in eterno nella notte di luna abbandonandomi a cari, vecchi pensieri, rimanere in eterno così e riandare con la mente al passato. Il chiaroscuro del cielo con le sue nubi biancastro-lanuginose mi sembrava un prato bello, amabile, rigoglioso. La luna pareva il pastore sognante, le morbide nubi le pecorelle, e le stelle, che di quando in quando facevano capolino, erano come i fiori. Dalla città salivano musica e rumorio di voci. Mi sentivo indicibilmente solenne. Era come se tutta l'ampia notte silente fosse un essere corporeo e la luna fosse la sua anima. Rimasi ancora a lungo lì in piedi.
In: “ Il Mio Monte (Pag. 31 )”, di Robert Walser
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