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Antonio Canova |
Per gli antichi il mondo era tessuto di fili o catene che connettevano in vari ordini di analogie o simpatie reciproche gli elementi all'apparenza più disparati, e le metafore erano dunque dedotte rigorosamente e non scelte ad arbitrio, anche se la deduzione poteva avvenire fulmineamente, nel trasporto felice dell'ispirazione poetica. I Greci parlavano delle varie catene che fanno capo ciascuna a un dio, menzionando la catena di Afrodite, di Ares, di Ercole, di Zeus. Qualsiasi cosa si può rappresentare con un'altra diversa ma legata alla medesima catena.
In: “Le potenze dell'anima Anatomia dell'uomo spirituale - L'uso delle metafore-” di Elémire Zolla
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