domenica 28 febbraio 2021

Richard Bach: Il Vostro corpo, dalla punta del becco alla coda, dall’una all’altra punta delle ali, non è altro che il vostro pensiero...

Matteo Pugliese
Il Vostro corpo, dalla punta del becco alla coda, dall’una all’altra punta delle ali, non è altro che il vostro pensiero, una forma del vostro pensiero, visibile, concreta. Spezzate le catene che imprigionano il pensiero, e anche il vostro corpo sarà libero.

Da:” Il gabbiano Jonathan Livingston (Pag. 35-36)”, di Richard Bach

 


Theodor Adorno: Ma una società emancipata non sarebbe lo Stato unitario, ma la realizzazione dell’universale nella conciliazione delle differenze...

 Ermafrodito dormiente” (Louvre) Gian Lorenzo Bernini

Ma una società emancipata non sarebbe lo Stato unitario, ma la realizzazione dell’universale nella conciliazione delle differenze. Una politica a cui questo stesse veramente a cuore, non dovrebbe propagare – neppure come idea – l’astratta eguaglianza degli uomini. Dovrebbe, invece, richiamare l’attenzione sulla cattiva eguaglianza di oggi, sull’identità degli interessi dell’industria cinematografica e dell’industria bellica, e concepire uno stato di cose migliore come quello in cui si potrà essere diversi senza paura.

In: " Minima moralia Meditazioni della vita offesa - Parte seconda 1945 - 66. Mélange. - Giulio Einaudi editore – 1994 - Traduzione di Renato Solmi ", di Theodor Adorno

Simone Weil: I bisogni di un essere umano sono sacri...

 Fr. FM Browne SJ
I bisogni di un essere umano sono sacri. Il loro soddisfacimento non può essere subordinato né alla ragion di Stato, né ad alcuna considerazione di denaro, di nazionalità, di razza, di colore, né al valore morale, né ad altra caratteristica attribuita a una data persona, né a qualsiasi altra condizione.
L’unico limite legittimo al soddisfacimento dei bisogni di un determinato essere umano è quello imposto dalla necessità e dai bisogni degli altri esseri umani.

In: “Dichiarazione degli obblighi verso l’essere umano - Esposizione degli obblighi - fede – 2013 Lit Edizioni Srl -Cura e traduzione dal francese di Domenico Canciani e Maria Antonietta Vito - ", di Simone Weil

 

 

 

Cesare Pavese: L’ozio rende lente le ore e veloci gli anni...

Jules Bastien-Lepage
L’ozio rende lente le ore e veloci gli anni. L’operosità rapide le ore e lenti gli anni. L’infanzia è la massima operosità perché occupata a scoprire il mondo e svariarselo.
Gli anni diventano lunghi nel ricordo se ripensandoci troviamo in essi molti fatti da distendervi la fantasia. Per questo l’infanzia appare lunghissima. Probabilmente ogni epoca della vita si moltiplica nelle successive riflessioni delle altre: la più corta è la vecchiaia perché non sarà più ripensata

Da: “Il mestiere di vivere 1935 1950 - 10 dicembre 1938 - 1990 Giulio Einaudi editore s. p. a.”, di Cesare Pavese


Albert Camus: Non rifiutarsi di riconoscere ciò che è vero...

Nuda Veritas (Gustav Klimt, 1899)
Non rifiutarsi di riconoscere ciò che è vero, neanche quando il vero si rivela l’opposto del desiderabile.

In:” Taccuini (QUADERNO N. 8 Agosto 1954 – Luglio 1958 - * - TASCABILI BOMPIANI 607 – Traduzione di Ettore Capriolo - ”, di Albert Camus

 

sabato 27 febbraio 2021

Friedrich Schiller: Tra il regno terribile della forza e quello santo della legge, lo stimolo della cultura estetica va formandone a poco a poco un terzo...

Auguste Clésinger - Donna morsa dal serpente - 1847
Tra il regno terribile della forza e quello santo della legge, lo stimolo della cultura estetica va formandone a poco a poco un terzo, il lieto regno del giuoco e della forma, nel quale scioglie l’uomo dai vincoli di ogni rapporto e lo libera da ogni pressione tanto nel mondo fisico quanto nel morale.

Da:” Lettere sulla Educazione estetica dell’ uomo - Lettera XXVII – pag. 204 -", di Friedrich Schiller

domenica 21 febbraio 2021

Antonio Prete: Il tribunale della coscienza ha i suoi codici, le sue norme...

Vilhelm Hammershøi
Il tribunale della coscienza ha i suoi codici, le sue norme: e severità o indulgenza, rigore o approssimazione, vigilanza o distrazione possono dare al giudizio una diversa colorazione, e una diversa tonalità, persino un diverso esito.

Da: “Il cielo nascosto – 7. Soliloquio - Per una grammatica dell’interiorità: l’esame, il segreto, la tristezza - 2016 Bollati Boringhieri editore - “, di Antonio Prete

Robert Walser: Per dare una stiratina alla sua cultura stropicciata voglio farle leggere un romanzo...

Gilbert Garcin
Per dare una stiratina alla sua cultura stropicciata voglio farle leggere un romanzo, nel caso lei avvertisse in sé l'anelito sincero a migliorarsi e intendesse mostrarmisi riconoscente perché la induco a riflettere sulla necessità di coltivare il suo spirito.

Da: ”Il Brigante – Biblioteca Adelphi 530 -”, di Robert Walser

Paul Valéry: È quanto di me non conosco che fa di me quello che sono...

Anne Magill

È quanto di me non conosco che fa di me quello che sono.
È quanto vi è in me di maldestro e di incerto che mi rende me stesso.
La mia debolezza, la mia fragilità...
Le lacune sono la mia base di partenza. L’impotenza è la mia origine.

Da: “Monsieur Teste - Estratti dal Diario di Bordo di Monsieur Teste – SE –“, di Paul Valéry

 

sabato 20 febbraio 2021

Anaïs Nin: Amiamo le ombre dei nostri io nascoste negli altri.

Noell S. Oszvald.
Amiamo le ombre dei nostri io nascoste negli altri.

Da: “Le quattro stanze del cuore – parte prima - 1999 Fazi Editore -“, di Anaïs Nin

 

Alexis de Tocqueville: Quando penso alle piccole passioni degli uomini del nostro tempo, alla mollezza dei loro costumi...

Magritte René, Autoritratto
Quando penso alle piccole passioni degli uomini del nostro tempo, alla mollezza dei loro costumi, all'estensione della loro cultura, alla mitezza della loro morale, alla purezza della loro religione, alle loro abitudini laboriose e ordinate, alla moderazione che quasi tutti conservano nel vizio come nella virtù, non temo che essi troveranno fra i loro capi dei tiranni, ma piuttosto dei tutori.

Da: "La democrazia in America – Cap. VI - BUR Saggi 2011 -", Di Alexis de Tocqueville