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Anne Brigman |
Non sono mai riuscito a intendere il tempo come qualcosa che scorre irreversibilmente; da che sono in grado di pensare, sono sempre stato convinto che se ne andasse da qualche parte, che magari fluisse proprio in quelle crepe e in quelle gole e che lì si nascondesse, si addormentasse; ma sapevo che un giorno saremmo arrivati fino a lui, e lui si sarebbe risvegliato.
Il passato non è passato: è una sensazione che ho sempre avuto chiara davanti agli occhi, e in tenerissima età ancor più chiara che in seguito. Percepivo la realtà vischiosa del passato e crescevo con la sensazione che, in effetti, stavo toccando qualcosa che era accaduta molti secoli prima, e che in essa entravo con la mia anima.
In: " Ai miei figli -Memorie dei giorni passati- II Il molo e il viale (Batumi) - pag.80 - traduzione di Claudia Zonghetti –Arnoldo Mondadori editore - 2009", di Pavel Aleksandrovič Florenskij