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Bernardino Luini |
Nella vita mondana si evita tutto ciò che concerne i fini ultimi, i quesiti supremi sono di cattivo gusto; si reputa pericoloso gettar l'occhio aldilà della ruota dei giorni feriali, ci si adatta docili alle condizioni sociali prevalenti. La verità non dualistica, dal punto di vista binario, sembra il caos, e si erige un muro per nasconderlo alla vista. Quando una crepa si apre nel muro e fa intravedere aldilà da esso la realtà metafisica, ci si precipita a colmarla con un'ideologia o un delirio. Ma per un istante qualcosa si è pur visto, una rivelazione è stata largita.
In: “Archetipi - 6. La complessità del rapporto e della comunanza tra follia e illuminazione - Marsilio Editor - Edizione 2016 - ”, di Elémire Zolla
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