|
Giacomo Manzù |
L'amore fisico, tanto ingiustamente denigrato, spinge ogni persona a manifestare, sin nelle minime sfumature, tutto ciò che possiede di bontà, di abbandono di sé, a tal punto che il loro splendore giunge agli occhi di quanti lo circondano più da vicino.
In: “Alla ricerca del tempo perduto - Dalla parte di Swann, parte prima Combray cap. 2° – Pag. 237 - traduzione di Paolo Pinto – 2009 - Newton Compton editori s.r.l. - ”, di Marcel Proust
Nessun commento:
Posta un commento