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Gustav Klimt Bosco di betulle |
O, sussurrante bosco, come ti sollevasti gradevole nella notte che non riuscii a disturbare nella sua tranquillità con i miei passi. Chiesi ai sentieri, che calpestavo con un’andatura da lanzichenecco e con grande preoccupazione, se mi percepissero come sconveniente. Intorno c’erano esseri che riconobbi quali figure umane, una casa, cui il mio saluto doveva essere benvenuto. Caffè giallo-oro cominciarono ad agire nel mio pensiero, la mia andatura era sazia di pensieri, cosa che meglio di tutti comprenderanno coloro ai quali ciò è incomprensibile.
Frammento tratto da Microgrammi di Robert Walser (Ottobre 1927, n. 409).
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