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Peder Severin Krøyer |
Ricordo le mie impressioni di bambino e non mi sbaglio: sulla riva del mare mi sentivo faccia a faccia con l’Eternità amata, solitaria, misteriosa e infinita dalla quale tutto scorre e alla quale tutto ritorna.
L’Eternità mi chiamava, e io ero con lei”.
In: “Ai miei figli (Memorie dei giorni passati pag.85)”, di Pavel Aleksandrovič Florenskij
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