domenica 26 febbraio 2017

Blaise Pascal: Non è nello spazio che devo cercare la mia dignità, ma nell'ordine dei miei pensieri....

Caspar David Friedrich
Non è nello spazio che devo cercare la mia dignità, ma nell'ordine dei miei pensieri. Non avrei alcuna superiorità possedendo terre. Nello spazio, I'universo mi comprende e m'inghiotte come un punto; nel pensiero, io lo comprendo.

In: "Pensieri ( I04 Canna pensante)"; di Blaise Pascal

Zygmunt Bauman:la perenne tensione tra due valori – sicurezza e libertà - ...

Eugene Smith
[...] la contraddizione fondamentale della condizione esistenziale, destinata a diventare la caratteristica pressoché universale della vita moderna: la perenne tensione tra due valori – sicurezza e libertà – ugualmente desiderati e indispensabili a una vita felice, ma terribilmente difficili, purtroppo, da conciliare e godere simultaneamente.

In: “L'arte della vita” di Zygmunt Bauman

 Walter Benjamin: C’è un quadro di Klee che s’intitola Angelus Novus...

Paul Klee
C’è un quadro di Klee che s’intitola Angelus Novus. Vi si trova un angelo che sembra in procinto di allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo sguardo. Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, e le ali distese.

L’angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato. Dove ci appare una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe, che accumula senza tregua rovine su rovine e le rovescia ai suoi piedi. Egli vorrebbe ben trattenersi, destare i morti e ricomporre l’infranto. Ma una tempesta spira  dal paradiso, che si è impigliata  nelle sue ali, ed è così forte che egli non può più chiuderle.

Questa tempesta lo spinge irresistibilmente nel futuro, a cui volge le spalle, mentre il cumulo delle rovine cresce davanti a lui al cielo.

Ciò che chiamiamo il progresso, è questa tempesta.

In: “Angelus novus Saggi e frammenti ” Walter Benjamin

Max Scheler: Mi trovo in uno smisurato mondo di oggetti sensibili e spirituali che pongono in movimento incessante il mio cuore e le mie passioni...

Eugene Smith
Mi trovo in uno smisurato mondo di oggetti sensibili e spirituali che pongono in movimento incessante il mio cuore e le mie passioni. So che tanto le cose che vengo a conoscere percependole e pensandole, quanto tutto ciò che voglio, scelgo, faccio, opero o compio dipendono dal gioco di questo movimento del mio cuore.

In: “Ordo amoris”, di Max Scheler

sabato 25 febbraio 2017

Umberto Galimberti: L’intelligenza non si dà in una forma unica, ma in una moltitudine di forme...

Ben Goossens
L’intelligenza non si dà in una forma unica, ma in una moltitudine di forme, la maggior parte delle quali trova nelle nostre scuole, nei centri di diagnosi psicologica e nel giudizio della gente la sua mortificazione.[...]
Così si stroncano inclinazioni sull’altare della genericità, che non è il nozionismo contro cui si sono fatte in anni passati stupide battaglie, ma la supposizione che l’intelligenza sia una dimensione versatile e versata per qualsiasi contenuto.
Non è così! Così come non è da privilegiare, come fa la nostra scuola, l’intelligenza convergente, che è quella forma di pensiero che non si lascia influenzare dagli spunti dell’immaginazione, ma tende all’univocità della risposta a cui tutte le problematiche vengono ricondotte. Più interessante, anche se meno apprezzata a scuola, è l’intelligenza divergente tipica dei creativi, capaci di soluzioni molteplici e originali, perché, invece di accontentarsi della soluzione dei problemi, tendono a riorganizzare gli elementi, fino a ribaltare i termini del problema per dar vita a nuove ideazioni.


Tratto da: “ I miti del nostro tempo” di Umberto Galimberti

Claudio Magris: Si lamenta, giustamente, che preoccupazioni materiali rendano la società sempre più priva di spiritualità....


Plinio Nomellini
Si lamenta, giustamente, che preoccupazioni materiali rendano la società sempre più priva di spiritualità. Ma quest'ultima è reale non se è oggetto di nobili discorsi, ma se è l'atteggiamento con cui si affrontano i problemi d'ogni giorno. Proprio perché Dio è indicibile - ed è patetico ed empio volerlo definire, possedere, farsene rappresentanti ufficiali o interpreti autorizzati, parlare a suo nome - il nostro compito è parlare non dell'infinito ma delle piccole o grandi, buone o cattive cose in cui esso vive e si nasconde, dalle difficoltà casalinghe all'euro o alle pensioni. La preghiera, è stato detto, è attenzione, attenzione amorosa, rigorosa e silenziosa alle cose.

Tratto da: "L'infinito qui e ora, nelle cose della vita (Corriere della Sera 20 agosto 2012) ” di Claudio Magris

Simone Weil: A partire da un certo grado di oppressione, i potenti arrivano necessariamente a farsi adorare dai loro schiavi...

Plinio Nomellini

A partire da un certo grado cli oppressione, i potenti arrivano necessariamente a farsi adorare dai loro schiavi. Perché il pensiero di essere assolutamente costretto, zimbello di un altro essere, è un pensiero insostenibile per l'essere umano. Allora, se gli vengono strappati tutti i mezzi per sfuggire alla costrizione, non gli resta altra alternativa se non persuadersi che le cose stesse a cui lo si costringe le compie volontariamente, in altri termini sostituire la dedizione all'obbedienza...

In: “ Quaderni ( Volume I pag. 153)”,di Simone Weil