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Plinio Nomellini |
Si lamenta, giustamente, che preoccupazioni materiali rendano la società sempre più priva di spiritualità. Ma quest'ultima è reale non se è oggetto di nobili discorsi, ma se è l'atteggiamento con cui si affrontano i problemi d'ogni giorno. Proprio perché Dio è indicibile - ed è patetico ed empio volerlo definire, possedere, farsene rappresentanti ufficiali o interpreti autorizzati, parlare a suo nome - il nostro compito è parlare non dell'infinito ma delle piccole o grandi, buone o cattive cose in cui esso vive e si nasconde, dalle difficoltà casalinghe all'euro o alle pensioni. La preghiera, è stato detto, è attenzione, attenzione amorosa, rigorosa e silenziosa alle cose.
Tratto da: "L'infinito qui e ora, nelle cose della vita (Corriere della Sera 20 agosto 2012) ” di Claudio Magris
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