|
Helene Schjerfbeck |
Non che lei fosse immune da confusioni o atteggiamenti irrazionali, ma possedeva l’indistruttibile, utilissima capacità di comprendere e presentare le proprie rovine in modo da farle apparire come stati di un’educazione sentimentale e spirituale. Nel suo caso, le certezze di un tempo non venivano rifiutate in blocco, ma piuttosto riordinate, un po’ come le rivoluzioni scientifiche ridefinivano, anziché scardinare, tutto il sapere che le aveva precedute. Ciò che a Stephen era sembrato contraddittorio, per lei era semplicemente una forma di crescita intellettuale.
Da:"Bambini nel tempo", di Ian McEwan