Giuseppe Pellizza da Volpedo |
Ricordate le parole immortali di Socrate nel carcere di Atene? Parla delle leggi come di persone vive, come di persone di conoscenza: «le nostre leggi, sono le nostre leggi che parlano». Perché le leggi della città possano parlare alle nostre coscienze, bisogna che siano, come quelle di Socrate, le «nostre» leggi.
Da:”Lo stato siamo noi (Arringa di difesa di Danilo Dolci pronunciata il 30 marzo 1956 dinanzi al Tribunale penale di Palermo”, di Piero Calamandrei
Nessun commento:
Posta un commento