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Paul Delvaux |
Eppure, c'è un momento in cui l'aurora dell'umano sembra estendersi e occupare un vasto orizzonte: è il VI secolo prima di Cristo. Buddha In India, Lao-Tse in Cina, i Sette Saggi, e tra questi Talete di Mileto in Grecia e Pitagora. Punto di unione tra l'Egitto e l'India. E non e propriamente un Dio ad affacciarsi, ma una via. Perfino nella definizione, Buddha chiama la sua dottrina la "Terza Via" . Lao-Tse fonda il Taoismo, e tao significa via. E con le riflessioni di Talete di Mileto sull’”essere delle cose" si apre la via, la strada del pensiero filosofico-scientifico, prima in Grecia e poi in Occidente. Queste strade, per quanto diverse, hanno in comune il fatto di essere strade aperte dall'uomo nella selva oscura e compatta formata dagli dei, dalla confusione della natura e perfino dall'oscurità della sua mente. È come se l'uomo si fosse finalmente messo in moto.
In: “Persona e Democrazia (pag. 30-31)”di Maria Zambrano
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