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Antonio Canova |
la notte dimora profonda sotto l'humus dell'essere, sussurra nell'ombra e si cela nella propria infanzia, ed è sciolta da ogni destino, da ogni casualità, da ogni impudicizia; da lei germogliano le creature, percorse dal sussurro degli umori notturni, gravide di sonno, eternamente fecondate dalla sorgente d'ogni interiorità, e piante, animali, uomini da lei germogliano, ineffabilmente intessendosi e incorporandosi gli uni negli altri, coprendosi d'ombra gli uni con gli altri, perché la maledizione del ritorno è nascosta nella benedizione del sonno, e il nulla di un sogno si stende sul nulla, come dolce riparo dell'essere.
In: La Morte di Virgilio (Acqua- l’arrivo - pag. 96-97), di Hermann Broch
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