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Bernard Chevalier
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Ho un buon io, che ama i cieli, le colline, le idee, i piatti appetitosi, i colori brillanti. Il mio demone vorrebbe ucciderlo imponendogli di diventare perfetto e spingendolo a darsela a gambe se non ci dovesse riuscire. Mi ostinerò a fare del mio meglio, con coscienza, non importa quello che diranno gli altri. Posso imparare a insegnare meglio. Ma solo a forza di tentativi ed errori. La vita è tutta dolorosi tentativi ed errori. […] Io ho questo demone che vorrebbe vedermi scappare urlando se fossi sul punto di cedere, di fallire. Vuole farmi pensare di essere tanto brava da dover essere perfetta. O niente. Al contrario, io sono qualcosa: una persona che si stanca, che deve combattere la timidezza, che ha moltissimi problemi nell'affrontare il prossimo con disinvoltura.
Da: “Diari (Martedì, 1° ottobre 1957 - Lettera a un demone)”, di Sylvia Plath
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