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Robert & Shana ParkeHarrison |
In opposizione all’intolleranza di chi si considera certissimo depositario della verità, pensiero laico significava rispetto delle idee altrui e della loro libertà di esprimersi e significava soprattutto il dubbio rivolto anche alle proprie certezze, la capacità di non sentirsi mai detentori di un’illuminazione definitiva e di demistificare tale pretesa, latente in ognuno, anzitutto in sé stessi. Laicità non è un contenuto ma un modo di pensiero, un’attitudine ad appassionarsi alle proprie idee, ma anche a sorridere di esse e di sé stessi, della caricatura che esse vengono ad assumere nelle forme fatalmente goffe e imperfette in cui noi le professiamo. Questa imperfezione non rende quelle idee meno degne di essere seguite, ma ci costringe a interrogarci in ogni momento sui loro e sui nostri limiti. Questa facoltà di ridere di sé stessi, di vedersi – nei confronti della verità – buffi e maldestri come Charlot quando si atteggia a gentiluomo, è la migliore cura preventiva contro tutti i roghi.
Da: "Itaca e oltre" di Claudio Magris
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