Rodney Smith |
Le sue politiche non corrispondono tanto a un punto preciso dell’asse destra-sinistra, quanto all’alterazione o persino alla soppressione di tale asse a vantaggio di un approccio unico, che punta alla verità e alla necessità logica.
In seguito si rivestirà l’operazione con parole vuote – peggio, il potere userà per definirsi parole che per l’appunto tradiscono ciò che più gli fa orrore: l’innovazione, la partecipazione, il merito, l’impegno.
Poi verranno allontanate le menti che non parteciperanno alla doppiezza, e questo, beninteso, in maniera mediocre, con il diniego, il rinnegamento, il risentimento. Una violenza simbolica ben collaudata.
La mediocrazia ci spinge da ogni parte verso un assopimento del pensiero, ci spinge a considerare come inevitabile ciò che si rivela inaccettabile e necessario ciò che è rivoltante. Ci rimbecillisce.
In: “La mediocrazia”, di Alain Deneault
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