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Friedrich Overbeck |
O piuttosto (poiché non bisogna sfrondare in se stessi con troppo rigore) tutto ciò che, nell'amicizia, non si trasforma in scambi effettivi deve trasformarsi in pensieri riflessi. È del tutto, inutile rinunciare alla virtù ispiratrice dell'amicizia. Ciò che deve essere severamente interdetto è fantasticare sui piaceri del sentimento. È una corruzione. Ed è cosa altrettanto stupida che fantasticare sulla musica o sulla pittura.
L'amicizia non ammette di essere disgiunta dalla realtà, non più che il bello. Essa costituisce un miracolo, come il bello. E il miracolo consiste semplicemente nel fatto che essa esiste.
In: "Quaderni , volume 1° pag. 156-157", di Simone Weil
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