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Anne Magill |
Lasciai cadere i complessi di bruttezza come se fossero stracci e mi misi a ballare: il mio corpo eseguiva movimenti eleganti, leggiadri, belli. Sentivo che la bellezza formale m’inondava l’anima. Qualcosa si spalancava nella mia coscienza e mi rendevo conto che quella bellezza accettata era come un fiore che sprigionava il suo aroma nel mondo.
Da: "la danza della realtà", di Alejandro Jodorowsky
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