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Anne Magill |
E non basta neppure avere ricordi. Bisogna saperli dimenticare, quando sono molti, e bisogna avere la grande pazienza di attendere che tornino. Perché neppure i ricordi sono ancora esperienze. Solo quando essi diventano in noi sangue, sguardo, gesto, anonimi e indistinguibili da noi, soltanto allora può succedere che la prima parola di un verso, in un’ora rarissima, si alzi ed esca dal loro centro.
In:” Diario 1941-1942 (QUADERNO XI - 20 settembre [1942], domenica sera “, di Etty Hillesum
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