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Ando Fuchs |
Quando contemplo la mia vita e il suo segreto colore, sento in me come un tremito di lacrime. Io sono nello stesso tempo le labbra che ho baciato e le notti della ‘casa davanti al mondo’, un ragazzo povero e la frenesia di vita e di ambizione che mi trascina in certi momenti. Molti che pure mi conoscono bene talvolta non riescono a riconoscermi. E io mi sento in tutto simile a quell’immagine inumana del mondo che è la mia vita.”
In:” Taccuini (QUADERNO N. 2 Settembre 1937 – Aprile 1939 - 22 settembre), di Albert Camus
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