domenica 31 gennaio 2021

Theodor Adorno: La conoscenza si attua in una fitta rete di pregiudizi, intuizioni, nervature, correzioni, anticipi ed esagerazioni...

Vivian Maier
La conoscenza si attua in una fitta rete di pregiudizi, intuizioni, nervature, correzioni, anticipi ed esagerazioni, cioè nel contesto dell’esperienza, che, per quanto fitta e fondata, non è trasparente in ogni suo punto.

In: " Minima moralia, Meditazioni della vita offesa - Giulio Einaudi editore - Traduzione di Renato Solmi - 50. Lacune. ", di Theodor Adorno 

Antonio Gramsci: . si chiamò giacobino l’uomo politico energico, risoluto e fanatico, perché fanaticamente persuaso delle virtù taumaturgiche delle sue idee...

John Dykstra
... si chiamò giacobino l’uomo politico energico, risoluto e fanatico, perché fanaticamente persuaso delle virtù taumaturgiche delle sue idee, qualunque esse fossero: in questa definizione prevalsero gli elementi distruttivi derivati dall’odio contro gli avversari e i nemici, più che quelli costruttivi, derivati dall’aver fatto proprie le rivendicazioni delle masse popolari, l’elemento settario, di conventicola, di piccolo gruppo, di sfrenato individualismo, più che l’elemento politico nazionale.

In: “Quaderni dal carcere ( Q19 §24 Il problema della direzione politica nella formazione e nello sviluppo della nazione e dello Stato moderno in Italia.)”, di Antonio Gramsci

Pier Paolo Pasolini: …la vera intolleranza è quella della società dei consumi...

Pier Paolo Pasolini, dal web
…la vera intolleranza è quella della società dei consumi, della permissività concessa dall'alto, voluta dall'alto, che è la vera, la peggiore, la più subdola, la più fredda e spietata forma di intolleranza. Perché è intolleranza mascherata da tolleranza. Perché non è vera. Perché è revocabile ogni qualvolta il potere ne senta il bisogno. Perché è il vero fascismo da cui viene poi l'antifascismo di maniera: inutile, ipocrita, sostanzialmente gradito al regime.

Da: “Scritti corsari - Aldo Garzanti Editore -(L'Europeo, 26 dicembre 1974)“, di Pier Paolo Pasolini

sabato 30 gennaio 2021

Primo Levi: Ero stato catturato dalla Milizia fascista...

Dal Web
Ero stato catturato dalla Milizia fascista il 13 dicembre 1943. Avevo ventiquattro anni, poco senno, nessuna esperienza, e una decisa propensione, favorita dal regime di segregazione a cui da quattro anni le leggi razziali mi avevano ridotto, a vivere in un mio mondo scarsamente reale, popolato da civili fantasmi cartesiani, da sincere amicizie maschili e da amicizie femminili esangui. Coltivavo un moderato e astratto senso di ribellione.

Da: “Se questo è un uomo - 3 - Il viaggio”, di Primo Levi

Elias Canetti: E” noto che gli uomini che agiscono in seguito a comandi sono capaci delle azioni più orribili...

La Risiera di San Sabba
E” noto che gli uomini che agiscono in seguito a comandi sono capaci delle azioni più orribili. Quando l’autorità che li comandava viene abbattuta e li si costringe a guardare da vicino ciò che hanno fatto, essi non si riconoscono. «Io non ho fatto questo» dicono, e non è affatto vero che siano sempre consapevoli di mentire. Quando poi si portano dinanzi a loro dei testimoni, quando cominciano a vacillare, continuano a dire: «Io non sono così, io non posso averlo fatto». Cercano dentro di sé le tracce di quell’azione e non possono trovarle. E” sorprendente: ne sono rimasti intatti. La loro vita successiva è davvero diversa, per nulla improntata dalla azione che commisero. Essi non si sentono colpevoli, non si pentono di nulla.
Quell’azione non è entrata in loro.

Da: “Massa e potere”, di Elias Canetti

domenica 24 gennaio 2021

Gilles Deleuze:È molto piacevole non avere opinioni o idee su questo o quello...

Gilbert Garcin
È molto piacevole non avere opinioni o idee su questo o quello. Non è vero che soffriamo di incomunicabilità; viceversa soffriamo per tutte le forze che ci costringono ad esprimerci quando non abbiamo granché da dire.

In: “ Pourparler – pag. 183 -”, di Gilles Deleuze

Elémire Zolla: Sotto le dittature fondate sull'iterazione, l'ebete dall'occhio entusiasta è l'unico «nel giusto»...

Carlo Carrà
Sotto le dittature fondate sull'iterazione, l'ebete dall'occhio entusiasta è l'unico «nel giusto», i cartelloni del regime ne replicano all'infinito le fattezze. Un linguaggio fatto di manierismi schizofrenici è la norma dei regimi totalitari e dei gruppi di «artisti» d'avanguardia.

In: “Archetipi (6. La complessità del rapporto e della comunanza tra follia e illuminazione)”, di Elémire Zolla

Emily Dickinson: La Bellezza - non si crea - È -...

Romualdas Rakauskas
La Bellezza - non si crea - È -
La insegui, e si dilegua -
Non la insegui, e si insedia -

Cogli al volo le Pieghe

Nel Prato - quando il Vento
Vi fa correre le sue dita -
La Divinità vedrà
Di non fartelo mai fare -

- F654 - J516 - Di Emily Dickinson

René Guénon: …la civiltà moderna è veramente una civiltà quantitativa...

Negar Takbiri
…la civiltà moderna è veramente una civiltà quantitativa, il che è solo un modo diverso di dire che essa è una civiltà materiale.

Da:” La crisi del mondo moderno", di René Guénon

Hannah Arendt: Nessuno infatti può vivere senza pregiudizi...

Dal Web
Nessuno infatti può vivere senza pregiudizi; e non solo perché nessuno è abbastanza intelligente o assennato da riuscire a dare un giudizio originale su tutto ciò che nel corso della sua vita gli viene richiesto di giudicare, ma perché una tale mancanza di pregiudizi esigerebbe una vigilanza sovrumana. Perciò la politica ha sempre e dovunque a che fare con il chiarimento e la dissipazione di pregiudizi; il che però non significa che essa aspiri a educare alla mancanza di pregiudizi, né che chi è impegnato in questa opera di formazione sia a sua volta libero da pregiudizi. L'entità della vigilanza e dell'apertura determina il livello politico e la fisionomia generale di un'epoca; ma è impensabile un'epoca in cui gli uomini, per buona parte dei giudizi e delle decisioni, non possano richiamarsi, e affidarsi, ai loro pregiudizi.

Da: “Che cos’è la politica? (Capitolo primo: I - pregiudizi - p. 13)” di Hannah Arendt

 

domenica 17 gennaio 2021

Ignazio Silone: Il primo punto sul quale vorrei attirare la vostra attenzione è la tendenza generale allo statalismo, per cui la democrazia volendo realizzare sé stessa, si autodivora...

Reykjavík monumento al burocrate di Magnus Tomasson
Il primo punto sul quale vorrei attirare la vostra attenzione è la tendenza generale allo statalismo, per cui la democrazia volendo realizzare sé stessa, si autodivora. [...]
La sovranità reale passa alla burocrazia, che per definizione è anonima e irresponsabile, mentre i corpi legislativi fanno la figura di assemblee di chiacchieroni che si accapigliano su questioni secondarie. Alla decadenza della funzione legislativa corrisponde fatalmente la caduta del livello morale medio degli eletti. I deputati non si curano che della propria rielezione. Per poter servire i gruppi di pressione che la facilitano, essi stessi hanno bisogno della benevolenza dell'amministrazione. Le autonomie locali, i cosiddetti poteri intermedi, tutte le forme spontanee e tradizionali di vita sociale, deperiscono, oppure, se sopravvivono, sono svuotati di ogni contenuto. Ora l'egemonia di una amministrazione centralizzata è la premessa di ogni dittatura; anzi, è essa stessa già dittatura.

In: “ La scuola dei dittatori (pag. 40 – parla Tommaso il cinico)”, di Ignazio Silone

Thomas Eliot: Essere consapevoli è non essere nel tempo ma solo nel tempo il momento...

Sir Edward Poynter - Psiche nel tempio dell'amore
Essere consapevoli è non essere nel tempo
ma solo nel tempo il momento
nel giardino delle rose, il momento
nel pergolato dove batte la pioggia, il momento
nella chiesa che l’aria attraversa quando il fumo ristagna
possono essere ricordati; mescolàti
a passato e futuro. Solo attraverso il tempo
si conquista il tempo.

Da: “Quattro quartetti - Frammento di Burnt Norton- II- Tempo passato e tempo futuro)”, di Thomas Eliot

Ernst Jünger: La parola è materia dello spirito e, in quanto tale, idonea a edificare i ponti più arditi...

Enzo Sellerio
La parola è materia dello spirito e, in quanto tale, idonea a edificare i ponti più arditi; essa è anche lo strumento supremo del potere. Tutte le conquiste, reali e immaginarie, tutti gli edifici e tutte le vie, tutte le battaglie e tutti i trattati sono preceduti da rivelazioni, ideazioni e formulazioni propiziatorie nella parola e nella lingua: e dalla poesia.

Da:” Trattato del ribelle”, di Ernst Jünger

Robert Walser: Ma verrebbe quasi da credere che noi poveracci, pur con la nostra cultura, si sia ormai solo degli sfruttatori, dei battipanni della vita...

Enzo Sellerio

Stiamo vivendo in uno strano tempo, oggi, anche se forse tutti i tempi hanno avuto a loro volta qualcosa in sé di altrettanto strano per il proprio tempo.
Ma verrebbe quasi da credere che noi poveracci, pur con la nostra cultura, si sia ormai solo degli sfruttatori, dei battipanni della vita, e non già i suoi figli naturali. Proprio come se la vita fosse un grande tappeto zeppo di polvere che ora, in questa nostra epoca, debba essere appeso a una ringhiera e battuto ben bene.

In:” Storie che danno da pensare”, di Robert Walser