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Reykjavík monumento al burocrate di Magnus Tomasson |
Il primo punto sul quale vorrei attirare la vostra attenzione è la tendenza generale allo statalismo, per cui la democrazia volendo realizzare sé stessa, si autodivora. [...]
La sovranità reale passa alla burocrazia, che per definizione è anonima e irresponsabile, mentre i corpi legislativi fanno la figura di assemblee di chiacchieroni che si accapigliano su questioni secondarie. Alla decadenza della funzione legislativa corrisponde fatalmente la caduta del livello morale medio degli eletti. I deputati non si curano che della propria rielezione. Per poter servire i gruppi di pressione che la facilitano, essi stessi hanno bisogno della benevolenza dell'amministrazione. Le autonomie locali, i cosiddetti poteri intermedi, tutte le forme spontanee e tradizionali di vita sociale, deperiscono, oppure, se sopravvivono, sono svuotati di ogni contenuto. Ora l'egemonia di una amministrazione centralizzata è la premessa di ogni dittatura; anzi, è essa stessa già dittatura.
In: “ La scuola dei dittatori (pag. 40 – parla Tommaso il cinico)”, di Ignazio Silone