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Carlo Carrà
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Sotto le dittature fondate sull'iterazione, l'ebete dall'occhio entusiasta è l'unico «nel giusto», i cartelloni del regime ne replicano all'infinito le fattezze. Un linguaggio fatto di manierismi schizofrenici è la norma dei regimi totalitari e dei gruppi di «artisti» d'avanguardia.
In: “Archetipi (6. La complessità del rapporto e della comunanza tra follia e illuminazione)”, di Elémire Zolla
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