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…il pensiero autonomo non dipende dalla nostra volontà: in un momento qualsiasi ci si può mettere a sedere e leggere, ma non già a pensare. Per i pensieri, cioè, succede come per gli uomini: non sempre si può chiamarli a nostro piacimento, bisogna invece aspettare che vengano. Il pensare intorno a un oggetto deve sorgere da sé, grazie a una fortunata, armonica coincidenza del motivo esterno con lo stato d'animo e la tensione interni: ed è proprio ciò che non vuol mai succedere a certa gente.
Da: “Parerga e Paralipomena – Tomo 2°– Cap. 21 Pensare da se - pag. 655/656- Traduzione di Eva Amendola Kuhn– Adelphi - 2007 “, di Arthur Schopenhauer