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Rogier van der Weyden |
Considero, dunque, una chiesa una società volontaria di uomini, riuniti insieme di loro accordo al fine di esercitare il culto pubblico di Dio, nel modo che ritengono essergli gradito, ed efficace per la salvezza delle loro anime. Dico che è una società libera e volontaria: nessuno è nato membro di una chiesa; altrimenti la religione dei genitori passerebbe ai figli per diritto d'eredità come i loro beni temporali, e ognuno possiederebbe la propria religione in base allo stesso diritto di proprietà in base al quale possiede le proprie terre; e niente si può immaginare di più assurdo di questo. Così dunque sta la faccenda: nessun uomo per natura è legato a una particolare chiesa o setta, ma ognuno si unisce volontariamente a quella società nella quale crede di aver trovato quella fede e quel culto che è veramente accetto a Dio.
In: "Lettera sulla tolleranza", di John Locke
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