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Cara Annulja, il passato non è passato, ma custodito, e rimane per sempre; siamo noi che lo dimentichiamo e ci allontaniamo da esso, ma poi, a seconda delle circostanze, esso si rivela di nuovo come eterno presente. Come scrisse un poeta del XVII secolo:
La rosa che il tuo occhio esteriore vede,
è fiorita in Dio dall’eternità.
In: “ Non dimenticatemi (2 giugno)”, di Pavel Aleksandrovič Florenskij
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