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La numerazione dei «voti» è la manifestazione terminale di un lungo processo in cui l’influsso massimo appartiene proprio a quelli che «dedicano allo Stato e alla Nazione le loro migliori forze» (quando lo sono).
In: “Quaderni dal carcere (Q9 §69 Machiavelli. - Il numero e la qualità nei regimi rappresentativi-)”, di Antonio Gramsci
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