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Kawase Hasui |
Di tanto in tanto alzava gli occhi e guardava i riflessi sull'acqua. Quei momenti di tacita meditazione lo compensavano di tutte le sue fatiche, lo ripagavano di tutte le sue pene. Di nuovo l'amore penetrava nel suo cuore come la pioggia in un terreno arido, dapprima a goccia a goccia, aprendosi a stento una strada fra i sassi, poi, trovato il cuore, in un lungo scorrere precipitoso.
Da “Suite francese – Cap. 25”, di Irène Némirovsky
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