domenica 26 gennaio 2025

Etty Hillesum: E a volte si vive un solo minuto che sembra essere formato da giorni e giorni...

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E a volte si vive un solo minuto che sembra essere formato da giorni e giorni, tanto ampio e sconfinato. Ma in realtà occorrerebbero giorni e giorni di tempo reale per descrivere le esperienze di un solo minuto.

In:” Diario 1941-1942 (QUADERNO VIII - Mercoledì mattina [3 giugno 1942], Le sette di sera) Traduzione di Chiara Passanti e Tina Montone - ADELPHI - edizione digitale 2015 - “, di Etty Hillesum

Aldous Huxley: Nella loro propaganda antirazionale i nemici della libertà inquinano sistematicamente le fonti del linguaggio...

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Nella loro propaganda antirazionale i nemici della libertà inquinano sistematicamente le fonti del linguaggio per forzare le loro vittime a pensare, a sentire, ad agire nel modo in cui vogliono farli pensare, sentire, agire essi, i manipolatori dei cervelli. L'educazione alla libertà (e all'amore e all'intelligenza che sono al tempo stesso condizioni e conseguenze della libertà) deve essere, fra l'altro, educazione al retto uso del linguaggio.

Da:” Il mondo nuovo Ritorno al mondo nuovo – L ‘educazione alla libertà - Traduzione di Lorenzo Gigli e Luciano Bianciardi - Arnoldo Mondadori Editore- 1961 - ”, di Aldous Huxley

giovedì 23 gennaio 2025

Robert Walser: Il buon Dio ama piantare in asso i suoi affinché non si mettano in testa strane idee...

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Il buon Dio ama piantare in asso i suoi affinché non si mettano in testa strane idee e si esercitino
nella fede incrollabile.

Da: “La Rosa (Fridolin - pag. 128 - Traduzione di Anna Bianco – ADELPHI - marzo 1996”, di Robert Walser

martedì 21 gennaio 2025

Umberto Galimberti: Nell’età della tecnica la politica appare come un sovrano spodestato...

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Nell’età della tecnica la politica appare come un sovrano spodestato che si aggira tra le antiche mappe dello Stato e della società rese inservibili, perché più non rimandano alla legittimazione della sovranità. 

Da: ”PSICHE E TECHNE - Parte sesta Sociologia della tecnica: le grandi ideazioni - 43. La tecnica e il tramonto della politica - 1. La politica nell’età antica: lo Stato di natura e l’intima connessione tra individuo e società - Giangiacomo Feltrinelli Editore - edizione maggio 2002 -" di Umberto Galimberti

domenica 19 gennaio 2025

Fernando Pessoa: Non sto pensando a niente...

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«Non sto pensando a niente,
e questa cosa centrale, che a sua volta non è niente,
mi è gradita come l’aria notturna, fresca in confronto all’estate calda del giorno.

Che bello, non sto pensando a niente!

Non pensare a niente
è avere l’anima propria e intera.
Non pensare a niente
è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita...
Non sto pensando a niente.
È come se mi fossi appoggiato male.
Un dolore nella schiena o sul fianco,
un sapore amaro nella bocca della mia anima:
perché, in fin dei conti,
non sto pensando a niente,
ma proprio a niente, a niente...

Da “Una sola moltitudine - Volume Primo - Álvaro De Campos- 6.7.1935 - Traduzioni di Rita Desti, Maria José de Lancastre e Antonio Tabucchi - Adelphi - edizione digitale 2019 “di Fernando Pessoa

sabato 18 gennaio 2025

Elif Shafak: Ogni sentimento autentico di amore e di amicizia è storia di cambiamenti inattesi...

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Ogni sentimento autentico di amore e di amicizia è storia di cambiamenti inattesi. Se restiamo gli stessi prima e dopo aver amato, significa che non abbiamo amato abbastanza.

Da: “ Le quaranta porte – Shams Konya, giugno 1246- Traduzione di Maria Baiocchi e Anna Tagliavini - BUR - edizione digitale 2011 - ”, di Elif Shafak

venerdì 17 gennaio 2025

Umberto Galimberti: solo l’amore, con la vibrazione delle sue folgorazioni...

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…solo l’amore, con la vibrazione delle sue folgorazioni, può favorire quel cedimento della mente che è necessario, perché la roccaforte della ragione, a differenza del cuore, è incapace di sfiorare la verità senza possederla.

Da: “Il segreto della domanda - ”4. Sacralità e mistica - Giangiacomo Feltrinelli Editore - edizione aprile 2008”,di Umberto Galimberti

 

Baruch Spinoza: Se, dunque, nessuno può rinunciare alla propria libertà di giudicare e di pensare...

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Se, dunque, nessuno può rinunciare alla propria libertà di giudicare e di pensare quello che vuole, ma ciascuno è, per diritto imprescrittibile della natura, padrone dei suoi pensieri, ne segue che in un ordinamento politico non è mai possibile, se non con tentativi destinati a fallire miseramente, voler imporre a uomini di diverse, anzi contrarie opinioni l’obbligo di parlare esclusivamente in conformità alle prescrizioni emanate dal sommo potere.

In “ Trattato Teologico-Politico - Capitolo XX Si dimostra che in una libera Repubblica è lecito a chiunque di pensare quello che vuole e di dire quello che pensa - Introduzione di Emilia Giancotti Boscherini - Traduzione e commenti di Antonio Droetto ed Emilia Giancotti Boscherini - Giulio Einaudi editore – edizione 2007 –“ di Baruch Spinoza

domenica 12 gennaio 2025

Anaïs Nin: L'amore è abbastanza grande da includere una frase letta in un libro, la linea di un collo visto e desiderato tra la folla...

Marie Spartali Stillman
L'amore è abbastanza grande da includere una frase letta in un libro, la linea di un collo visto e desiderato tra la folla, un viso amato e desiderato visto al finestrino di un metrò che sfreccia via. È grande abbastanza da includere un amore passato, un amore futuro, un film, un viaggio, la scena di un sogno, un'allucinazione, una visione.

Da:” Volume terzo 1939-1944 - Aprile, 1941 - Lettera di Henry - Traduzione di DELFINA VEZZOLI – Bompiani - edizione digitale 2016 ”, di Anaïs Nin

Oswald Spengler: Ma per noi, posti da un destino in questa civiltà e in questo punto del suo divenire in cui il danaro celebra i suoi ultimi trionfi...

Mårten Eskil Winge

Ma per noi, posti da un destino in questa civiltà e in questo punto del suo divenire in cui il danaro celebra i suoi ultimi trionfi e in cui il suo erede, il cesarismo, ormai avanza silenziosamente e irresistibilmente, è strettamente definita la direzione di quel che possiamo volere e che dobbiamo volere, a che valga la pena di vivere. A noi non è data la libertà di realizzare una cosa anziché l’altra. Noi ci troviamo invece di fronte all’alternativa di fare il necessario o di non poter fare nulla.

In: "Il tramonto dell’Occidente – II LA MACCHINA - 8 -Traduzione di Julius Evola - Longanesi & C. - Edizione digitale 2015 -", di Oswald Spengler


Claudio Magris: C'è la tragedia del forte e quella del debole...

Da Loria Norman

C'è la tragedia del forte e quella del debole, [...]. Ce n'è forse un'altra, più tortuosa, quella di chi fa i conti a fondo con la propria radicale debolezza, con la propria inadeguatezza alla vita e alla Storia, combattendo per trasformare l'impotenza in dignità; tragedia del silenzio, dell'oblio, di chi - dopo aver vissuto un momento forte - è costretto, da altri o da se stesso, a cancellarlo e a cancellare la sua stessa persona, smorzandola in uno spento grigiore, che diviene un rifugio.

Da:” Microcosmi – Collina - Garzanti – 1997- ”, di Claudio Magris

 

mercoledì 8 gennaio 2025

Gabriele D’Annunzio: Ci sono certi sguardi di donna che l’uomo amante non iscambierebbe con l’intero possesso del corpo di lei...

Giacomo Balla

Ci sono certi sguardi di donna che l’uomo amante non iscambierebbe con l’intero possesso del corpo di lei. Chi non ha veduto accendersi in un occhio limpido il fulgore della prima tenerezza non sa la più alta delle felicità umane. Dopo, nessun altro attimo di gioia eguaglierà quell’attimo.

Da: “ Il piacere – 2010 - Giulio Einaudi editore s.p.a. – “, di Gabriele D’Annunzio

martedì 7 gennaio 2025

José Ortega y Gasset: E’ troppo grande il mondo, e troppo ricco, perché il pensiero possa assumere la responsabilità di tutto ciò che vi accade...

Gustave Dore

E’ troppo grande il mondo, e troppo ricco, perché il pensiero possa assumere la responsabilità di tutto ciò che vi accade. Ma, nel detronizzare la ragione, facciamo attenzione a darle il posto che le compete. Non tutto è pensiero, però senza di esso non possediamo nulla con pienezza.

In: “Meditazioni del Chisciotte- pag. 72 - A cura di Armando Savignano – Mimesis – Edizione 2014 -” di José Ortega y Gasset

lunedì 6 gennaio 2025

Ernst Bloch: Io sono, Noi siamo...

Ludwik de Laveaux
Io sono, Noi siamo.
È abbastanza. Ora dobbiamo cominciare. La vita è nelle nostre mani. Di per sé è già da lungo tempo diventata vuota. Barcolla insensatamente, ma noi stiamo fermi e vogliamo diventare il suo pugno e le sue mete.


In: " Spirito dell'utopia - Intenzione (1918-1923) - A cura di Francesco Coppellotti - Bur Rizzoli - edizione novembre 2009 - ", di Ernst Bloch


sabato 4 gennaio 2025

Aldous Huxley: «Libero come un uccello»...

Antonio Ligabue
«Libero come un uccello» diciamo noi e invidiamo quelle creature alate che si possono muovere a piacimento nelle tre dimensioni. Ahimè, ci siamo scordata la sorte del tacchino. Quando un uccello impara a ingozzarsi a sufficienza senz'essere costretto a usare le ali, rinuncia al privilegio del volo e se ne resta a terra, in eterno.
Qualcosa di simile vale anche per gli uomini.

Da:” Il mondo nuovo Ritorno al mondo nuovo – Che fare ? - Traduzione di Lorenzo Gigli e Luciano Bianciardi - Arnoldo Mondadori Editore – edizione 1995”, di Aldous Huxley

Adam Zagajewski: I miei maestri non sono infallibili...

Jan van Scorel
I miei maestri non sono infallibili.
Non si tratta di Goethe, che non può
addormentarsi solo quando in lontananza
piangono i vulcani, né di Orazio,
che scrive nella lingua degli dèi
e dei chierichetti. I miei maestri
mi chiedono consiglio. In soffici
cappotti gettati frettolosamente
sui sogni, all’alba, quando il vento
freddino interroga gli uccelli, i miei
maestri parlano sussurrando.
Sento come trema la loro voce.

In: “Guarire dal silenzio - I miei maestri - Traduzione di Marco Bruno - Mondadori Libri S.p.A. - edizione 2020” di Adam Zagajewski

venerdì 3 gennaio 2025

Sándor Márai: Non sai che le parole e i concetti un tempo equivalevano alle azioni e alla realtà...

La Scuola di Atene di Raffaello Sanzio
Non sai che le parole e i concetti un tempo equivalevano alle azioni e alla realtà? L’uomo chiamava per nome i fenomeni del mondo, con parole e concetti, e di colpo il mondo si tramutava in azione e realtà. La parola aveva un potere spaventoso, all’inizio dei tempi, quando dava forma al mondo. E ha serbato il suo potere, sia pure in maniera distorta e con impietosa forza, anche ai nostri giorni.

Da: “Il gabbiano - Pag. 69 - Traduzione Di Laura Sgarioto – ADELPHI- Edizione 2011-”, di Sándor Márai