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Antonio Ligabue
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«Libero come un uccello» diciamo noi e invidiamo quelle creature alate che si possono muovere a piacimento nelle tre dimensioni. Ahimè, ci siamo scordata la sorte del tacchino. Quando un uccello impara a ingozzarsi a sufficienza senz'essere costretto a usare le ali, rinuncia al privilegio del volo e se ne resta a terra, in eterno.
Qualcosa di simile vale anche per gli uomini.
Da:” Il mondo nuovo Ritorno al mondo nuovo – Che fare ? - Traduzione di Lorenzo Gigli e Luciano Bianciardi - Arnoldo Mondadori Editore – edizione 1995”, di Aldous Huxley
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