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Se, dunque, nessuno può rinunciare alla propria libertà di giudicare e di pensare quello che vuole, ma ciascuno è, per diritto imprescrittibile della natura, padrone dei suoi pensieri, ne segue che in un ordinamento politico non è mai possibile, se non con tentativi destinati a fallire miseramente, voler imporre a uomini di diverse, anzi contrarie opinioni l’obbligo di parlare esclusivamente in conformità alle prescrizioni emanate dal sommo potere.
In “ Trattato Teologico-Politico - Capitolo XX Si dimostra che in una libera Repubblica è lecito a chiunque di pensare quello che vuole e di dire quello che pensa - Introduzione di Emilia Giancotti Boscherini - Traduzione e commenti di Antonio Droetto ed Emilia Giancotti Boscherini - Giulio Einaudi editore – edizione 2007 –“ di Baruch Spinoza
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