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René Magritte |
L’oscurità è tanto lontana dalla nostra esperienza giornaliera quanto il silenzio. Una volta, per illuminare, ci volevano gesti non ovvi, non facili; oggi basta uno scatto. Veniva una luce debole e tremula, oggi fissa e invadente. Di notte, non solo le città sono un agglomerato di bagliori, ma anche i luoghi solitari sono trapunti di luci che disegnano strade e case. Anche il luogo del silenzio assoluto, il firmamento, è velato dalla coltre di luce artificiale che annuvola il cielo stellato.
In: "Tacet" di Giovanni Pozzi
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