sabato 6 agosto 2016

Giovanni Pozzi: La scrittura si depone nel silenzio quanto la lettura, ma con moto inverso...


La scrittura si depone nel silenzio quanto la lettura, ma con moto inverso: l’una attinge dall’alfabeto il senso e lo affonda nello spirito; l’altra ve lo estrae e lo effonde sulla pagina tracciandone il sentiero. È un cammino silenzioso. L’inchiostro gocciola senza gemere, la penna scorre sul liscio del foglio senza grattare. Riempita la pagina, le curve e le aste dei caratteri disegnano sul bianco del foglio armonici contorni come quelli dei fiori sul piano dell’aiuola a formare un tutt’uno solitario.

Tratto da: “Tacet” di Giovanni Pozzi

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