Ivan Ivanovič Šiškin |
La Natura è un tempio ove pilastri viventi lasciano sfuggire a tratti confuse parole; l'uomo vi attraversa foreste di simboli, che l'osservano con sguardi familiari.
Come lunghi echi che da lungi si confondono in una tenebrosa e profonda unità, vasta come la notte e il chiarore del giorno, profumi, colori e suoni si rispondono.
Vi sono profumi freschi come carni di bimbo, dolci come òboi, verdi come i prati, - altri, corrotti, ricchi e trionfanti, che posseggono il respiro delle cose infinite: come l'ambra, il muschio, il benzuino e l'incenso; e cantano i moti dell'anima e dei sensi.
Da: “ I fiori del male (Corrispondenze)”, di Charles Baudelaire Traduzione di Attilio Bertolucci
Come lunghi echi che da lungi si confondono in una tenebrosa e profonda unità, vasta come la notte e il chiarore del giorno, profumi, colori e suoni si rispondono.
Vi sono profumi freschi come carni di bimbo, dolci come òboi, verdi come i prati, - altri, corrotti, ricchi e trionfanti, che posseggono il respiro delle cose infinite: come l'ambra, il muschio, il benzuino e l'incenso; e cantano i moti dell'anima e dei sensi.
Da: “ I fiori del male (Corrispondenze)”, di Charles Baudelaire Traduzione di Attilio Bertolucci
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