sabato 25 novembre 2017

Luigi Pirandello: Dunque tu sei prigioniero di quello che hai fatto...

Roberto Ferri
Dunque tu sei prigioniero di quello che hai fatto, della forma che quel fatto ti ha dato. Doveri, responsabilità, una sequela di conseguenze, spire, tentacoli che t'avviluppano e non ti lasciano più respirare.

Da: “Quaderni di Serafino Gubbio operatore ( Quaderno quarto - cap. III)”, di Luigi Pirandello

Robert Walser: Forse che l'osservazione e il godimento accurato di ciò che è nobile e bello non deve rendermi bello e nobile?


Giovanni Segantini
Forse che l'osservazione e il godimento accurato di ciò che è nobile e bello non deve rendermi bello e nobile? Comunque sia, mi immaginavo andasse così e giravo per la regione come un' sognatore e un poeta. La Natura, incantevole poetessa, componeva poesie sempre più grandi e più belle; e mentre stavo lì o passeggiavo in silenzio era come se passeggiassi o andassi per diporto in una poesia, in un sogno profondo, solare, verde e dorato, ed ero felice.

In: “ Il Mio Monte ( I Monti pag. 15 )”, di Robert Walser

venerdì 24 novembre 2017

Oswald Spengler: Per noi il sangue è il simbolo del vivente...

Fan Ho
Per noi il sangue è il simbolo del vivente. Esso circola nel corpo senza sosta dalla generazione fino alla morte, fluisce dal corpo della madre in quello del bambino, scorre in noi sia nello stato di veglia che nello stato di sonno, senza conoscere arresto. Il sangue degli antenati scorre attraverso la catena delle generazioni connettendole in una grande unità di destino, di ritmo, di durata.

In: "Il tramonto dell’Occidente", di Oswald Spengler

Antonio Gramsci: L’ambiente ineducato e rozzo ha dominato l’educatore...

Monty Python
L’ambiente ineducato e rozzo ha dominato l’educatore, il volgare senso comune si è imposto alla scienza e non viceversa; se l’ambiente è l’educatore, esso deve essere educato a sua volta ...

In: “Quaderni dal Carcere (Q11 §22 Quistioni generali)”, di Antonio Gramsci

domenica 19 novembre 2017

Antonia pozzi: non credo ai miracoli, alle improvvisazioni letterarie: credo al lavoro, alla dura fatica...

Antonio Mancini
[...] non credo ai miracoli, alle improvvisazioni letterarie: credo al lavoro, alla dura fatica di lima e di scalpello, alla lotta continua, sanguinosa, contro se stessi, contro i propri «cancri» giovanili, contro l’enfasi, contro l’involuzione, contro l’eccessivo lirismo.

In: "Ti scrivo dal mio vecchio tavolo", di Antonia Pozzi

Sören Kierkegaard: come spirito libero sono nato dal principio fondamentale della contraddizione...

Gustave Courbet
[...] come spirito libero sono nato dal principio fondamentale della contraddizione, nato per il fatto di aver scelto me stesso. Chi sceglie se stesso scopre che quell'io che egli sceglie ha una infinita molteplicità in sé.

Da: “Aut -Aut”, di Søren Kierkegaard

sabato 18 novembre 2017

Arturo Graf: Sempre la donna veramente degna di cotal nome...

Antonio Mancini
Sempre la donna veramente degna di cotal nome dovrebbe avere coscienza d'essere una specie di tempio.

In: "Ecce Homo (Pag. 164 - 845-) ", di Arturo Graf

Immanuel Kant: Ma in qual modo coltivare la libertà per mezzo dell’autorità?

Antonio Mancini
Ma in qual modo coltivare la libertà per mezzo dell’autorità? Bisogna che io avvezzi il mio allievo a soffrire che la sua libertà venga sottoposta all’autorità altrui, e che in pari tempo io gl’insegni a far retto uso della sua libertà. Senza questa condizione, in lui non vi sarebbe altro che puro meccanismo; l’uomo sfornito di vera educazione non sa far uso della sua libertà.

In: "La Pedagogia (Pag.15)", di Immanuel Kant