domenica 29 settembre 2019

Herman Hesse: La nostalgia di vagare senza meta mi prende il cuore, quando, a sera, sento gli alberi stormire nel vento...

Melissa Graves Brown
La nostalgia di vagare senza meta mi prende il cuore, quando, a sera, sento gli alberi stormire nel vento. Se li si ascolta a lungo, in silenzio, anche la nostalgia di vagare rivela appieno il suo significato più profondo. Non è desiderio di scappare via dal dolore, come sembra. E’ nostalgia della propria patria, ricordo della propria madre, struggimento per nuovi simboli di vita. Conduce a casa.

Da “Il Canto degli alberi” di Hermann Hesse

sabato 28 settembre 2019

Cesare Pavese: Odisseo era così, ne maiale ne dio, un uomo solo, estremamente intelligente, e bravo davanti al destino.

William Russell Flint
[…] Odisseo era così, ne maiale ne dio, un uomo solo, estremamente intelligente, e bravo davanti al destino.

Da “Dialoghi con Leucò ( Le streghe- parla Circe)” di Cesare Pavese

Kahlil Gibran: Vorrei che la mia vita restasse una lacrima e un sorriso...

Izis Bidermanas
Vorrei che la mia vita restasse una lacrima e un sorriso.
Una lacrima per purificare il mio cuore e poter comprendere i segreti della vita e gli arcani. Un sorriso che mi avvicini ai miei simili e divenga il simbolo della lode che rendo agli dèi.
Una lacrima per unirmi a coloro che soffrono; un sorriso che sia il segno della mia gioia di vivere.

Da: “Una lacrima e un sorriso”, di Kahlil Gibran

venerdì 27 settembre 2019

Søren Kierkegaard: Se io preferisco tanto l’autunno alla primavera...

John Atkinson Grimshaw
Se io preferisco tanto l’autunno alla primavera, è perché in autunno si guarda il cielo — in primavera la terra.

Da: "Diario ( 29 ottobre 1837 - 229) Søren Kierkegaard

domenica 22 settembre 2019

Etty Hillesum: Portare con sé l’altro, sempre e ovunque, chiuso in se stessi, e lì vivere con lui...

Félix Vallotton
Portare con sé l’altro, sempre e ovunque, chiuso in se stessi, e lì vivere con lui. E non solo con uno, ma con molti. Accogliere l’altro nel proprio spazio interiore e lì lasciare che fiorisca, dargli un posto dove possa crescere e svilupparsi. Vivere davvero insieme all’altro, anche se non lo si vede per anni, lasciare che l’altro ci continui a vivere dentro e vivere con lui, questa è la cosa essenziale. E così si può continuare a vivere insieme a qualcuno, al riparo dagli eventi esteriori di questa vita. Ciò è una grande responsabilità.

In:” Diario 1941-1942 (Venerdì mattina [13 marzo 1942], le dieci e mezzo) “, di Etty Hillesum

sabato 21 settembre 2019

Elémire Zolla: Arte difficile, capire il presente...

Claude Monet
Arte difficile, capire il presente. Chi ha interesse a che le cose restino come sono, non le vede con limpidezza; chi vagheggia un certo tipo di futuro, è altrettanto obnubilato. Rettamente vede soltanto colui che sappia rendersi impersonale e quieto; così l'acqua può rispecchiare soltanto se è immobile, senza turbamento.

Da: “ Gli arcani del potere (Tiranni, ribelli e la macchina tecnocratica)”, di Elémire Zolla

giovedì 19 settembre 2019

Fernando Pessoa: Organizzare la nostra vita in modo che sia per gli altri un mistero...

Bill Brandt
Organizzare la nostra vita in modo che sia per gli altri un mistero, in modo che chi ci conosce meglio semplicemente ci disconosca più da vicino degli altri. Io ho scolpito così la mia vita, quasi senza pensarci, ma per farlo ho impiegato una tale arte istintiva che sono diventato per me stesso una individualità mia non del tutto chiara e nitida.

Da “Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares (Frammento 31 27 [1913?])” di Fernando Pessoa

domenica 15 settembre 2019

Isabel Allende: Sciogliendomi ebbi la rivelazione che quel vuoto è pieno di tutto ciò che contiene l'universo...

Don Hong-Oai
Sciogliendomi ebbi la rivelazione che quel vuoto è pieno di tutto ciò che contiene l'universo. È nulla e tutto nello stesso tempo. Luce sacramentale e oscurità insondabile. Sono il vuoto, sono tutto ciò che esiste, sono in ogni foglia del bosco, in ogni goccia di rugiada, in ogni particella di cenere che l'acqua trascina via, sono Paula e sono anche me stessa, sono nulla e tutto il resto in questa vita e in altre vite, immortale.

In: “Paula”, di Isabel Allende