sabato 26 settembre 2020

kahlil Gibran: Vorreste misurare il tempo, il tempo che non ha misura ed è incommensurabile...

Nicola Samorì, In principio era la fine
Vorreste misurare il tempo, il tempo che non ha misura ed è incommensurabile.
Vorreste regolare la vostra condotta e dirigere finanche il corso del vostro animo secondo le ore e le stagioni.
Del tempo vorreste fare una corrente sulla cui riva sedere guardandone il fluire.
Ma ciò che è in voi senza tempo è consapevole della atemporalità della vita,
E sa bene che l’oggi non è che il ricordo di ieri, e domani non è che il sogno di oggi.

Da: “Il profeta (Pag. 29)”, di kahlil Gibran

Robert Walser: ...gli concedeva un'occhiata, va da sé smilza e frugale, nel regno fatato dei suoi dessous.

Jules Chéret Folies-Bergère, La Loïe Fuller

Una gli mostrava le spalle nude, l'altra, montando sopra un tavolo, gli concedeva un'occhiata, va da sé smilza e frugale, nel regno fatato dei suoi dessous.

Da: ”Il Brigante”, di Robert Walser

Natsume Sōseki: Chi è nato in una società senza modelli, deve costruirseli da solo...

Nicolas Sébastien Adams, Prometeo incatenato, Louvre
Chi è nato in una società senza modelli, deve costruirseli da solo. Chi ha in dono una libertà senza limitazioni, è già limitato nell’interesse di quella stessa libertà: sfruttare a vostro piacimento quella libertà è vostro diritto e, allo stesso tempo, una vostra grande responsabilità. Signori! La libertà di chi non nutre grandi ideali è depravazione».

Da:”Raffiche d'autunno – Cap.11-", di Natsume Sōseki

domenica 20 settembre 2020

Marcel Proust: Vi sono giorni montuosi e disagevoli, la cui salita richiede un tempo infinito, e dei giorni ...

Dal Web
Vi sono giorni montuosi e disagevoli, la cui salita richiede un tempo infinito, e dei giorni in discesa che si lasciano attraversare a tutta velocità, cantando.

In: "Alla ricerca del tempo perduto (Volume primo, Dalla parte di Swann Pag. 489)", di Marcel Proust

sabato 19 settembre 2020

Plotino: E se qualcuno le domandasse per quale motivo produce, la natura, ammesso che voglia prestare ascolto alla domanda e rispondere, direbbe...

Giovanni Segantini -Lamore alla fonte della vita
E se qualcuno le domandasse per quale motivo produce, la natura, ammesso che voglia prestare ascolto alla domanda e rispondere, direbbe: «Non dovevi domandare ma comprendere, anche tu in silenzio, come io stessa taccio e sono avvezza a non parlare. — Comprendere che? — Che ciò che nasce è una mia visione, di me che taccio, un oggetto di contemplazione che nasce spontaneamente; e che anche a me, generata da una contemplazione così fatta, spetta avere una natura amante della contemplazione.

 Da: "Enneadi - Terza Enneade - 8. Sulla Natura, la contemplazione e l'Uno - 4 -", di Plotino

Umberto Galimberti : … contemplare è l’atto mediante il quale ogni essere riconosce il suo posto nella gerarchia cosmica...

Pierre Billet

… contemplare è l’atto mediante il quale ogni essere riconosce il suo posto nella gerarchia cosmica, e da questo riconoscimento attinge la regola per la propria azione.


Da: ”PSICHE E TECHNE (Parte quarta Fenomenologia della tecnica: il grande capovolgimento - 31. Il cosmo greco e il primato della natura”, di Umberto Galimberti 
 

Natsume Sōseki: Ma lo studio è cosa diversa dal funambolismo e dai giochi di destrezza...

Jean Dieuzaide
Ma lo studio è cosa diversa dal funambolismo e dai giochi di destrezza. Apprendere le conoscenze tecniche è marginale: lo scopo è la costruzione dell’uomo. Lo scopo è fornirlo di una solidità che gli permetta di distinguere le cose grandi dalle inezie, di conoscere la differenza tra ciò che conta e ciò che non significa niente, di avere ben chiaro cosa ama e cosa no, di riconoscere senza esitare il confine tra il bene e il male, di non sbagliare nel giudicare intelligenza e stupidità, vero e falso, giusto e ingiusto.

Da:”Raffiche d'autunno – Cap.1-", di Natsume Sōseki

venerdì 18 settembre 2020

Alfred Adler: Artisti e geni sono indubbiamente le guide dell’umanità e pagano il prezzo di questa temerarietà ...

Vivien Maier
Artisti e geni sono indubbiamente le guide dell’umanità e pagano il prezzo di questa temerarietà ardendo nel proprio fuoco, consumandosi nel fuoco che hanno acceso durante l’infanzia.

Da: ”Il senso della vita - cap. 14. Rêveries e sogni ”; di Alfred Adler


domenica 13 settembre 2020

Friedrich Nietzsche: Io passo in mezzo a questa gente e tengo gli occhi aperti: essi non mi perdonano che io non invidi le loro virtù...

Anne Magill

Io passo in mezzo a questa gente e tengo gli occhi aperti: essi non mi perdonano che io non invidi le loro virtù. Essi cercano di mordermi perché dico loro: per la gente piccola ci vogliono le virtù piccole — e perché non mi vuol entrare in testa che la gente piccola sia necessaria! […]
Sono cortese con loro come con tutte le piccole contrarietà; essere spinoso coi piccoli mi sembra una saggezza da porcospini.[…]
Io passo in mezzo a questa gente e tengo gli occhi aperti: essi sono diventati più piccoli e diventano sempre più piccoli — ma ciò fa la loro dottrina della felicità e della virtù. Essi sono cioè modesti anche nella virtù — perché vogliono vivere comodamente. E con la comodità si concilia solo la virtù modesta. 

Da: "Così parlò Zarathustra (Della virtù che rimpicciolisce)" di Friedrich Nietzsche

Ennio Flaiano: I nomi collettivi servono a fare confusione: “popolo, pubblico...

Dal Web
I nomi collettivi servono a fare confusione: “popolo, pubblico…”. Un bel giorno ti accorgi che siamo noi; invece credevi che fossero gli altri.

In: “Diario Notturno -La saggezza di pickwick-“; di Ennio Flaiano

sabato 12 settembre 2020

Pavel Aleksandrovič Florenskij: Quando avrete un peso nell’animo, guardate le stelle o l’azzurro del cielo...

Un uomo e una donna davanti alla Luna di Caspar David Friedrich
Quando avrete un peso nell’animo, guardate le stelle o l’azzurro del cielo. Quando vi sentirete tristi, quando vi offenderanno, quando qualcosa non vi riuscirà, quando la tempesta si scatenerà nel vostro animo, uscite all’aria aperta e intrattenetevi da soli col cielo. Allora la vostra anima troverà la quiete.

 In: “ Non dimenticatemi (14 agosto 1922)”, di Pavel Aleksandrovič Florenskij

Friedrich Schiller:Se il bisogno fa stringere gli uomini in società, e la ragione mette in essa principi sociali, la Bellezza sola può...

Busto di Nefertiti
Se il bisogno fa stringere gli uomini in società, e la ragione mette in essa principi sociali, la Bellezza sola può dar loro un carattere socievole. Spetta al gusto portare armonia nella società suscitandola nell’individuo. Tutte le altre forme di percezione dividono l’uomo, perché si fondano esclusivamente sulla parte sensibile o sulla spirituale del suo essere; l’estetica invece fa di lui un tutto armonico, perché in essa debbono accordarsi le sue due nature.

Da:” Lettere sulla Educazione estetica - Lettera XXVII – pag. 204-", di Friedrich Schiller