giovedì 29 settembre 2016

Antonia Pozzi: E tu non dire ch’io perdo il senso e il tempo della mia vita...

Peter Vilhelm Ilsted
E tu non dire
ch’io perdo il senso e il tempo
della mia vita –
se cerco nella sabbia
il sole e il pianto
dei mondi –
se getto nelle cose la mia anima
piú grande – e credo
ad immense magie…

Frammento di: "Cose (10 dicembre 1933)", di Antonia Pozzi

martedì 27 settembre 2016

Marcel Proust: La saggezza non si riceve, bisogna scoprirla da sé dopo un percorso che nessuno può fare per noi...

Joaquín Sorolla
La saggezza non si riceve, bisogna scoprirla da sé dopo un percorso che nessuno può fare per noi, né può risparmiarci, perché è un modo di vedere le cose. Le vite che ammirate, gli atteggiamenti che giudicate nobili, non sono stati stabiliti dal padre di famiglia o dal precettore, sono stati preceduti da esordi ben diversi, sono stati influenzati da quel tanto di male o di banalità che regnava intorno a loro. Rappresentano una lotta e una vittoria. Capisco che l'immagine di ciò che siamo stati in un primo periodo non sia più riconoscibile e sia in ogni caso sgradevole. Però non va rinnegata, perché è una prova che abbiamo veramente vissuto[…]

In: “Alla ricerca del tempo perduto”, di Marcel Proust

lunedì 26 settembre 2016

Haruki Murakami: Cammino lungo la riva della coscienza, dove le onde si muovono in un flusso e riflusso continuo...

Joaquín Sorolla
Cammino lungo la riva della coscienza, dove le onde si muovono in un flusso e riflusso continuo. Quando arrivano, lasciano dietro di sé delle scritte che subito l’ondata successiva cancella. Cerco di leggerle in fretta, nel breve intervallo fra un’onda e l’altra. Ma non è facile. Prima che faccia in tempo a leggere, arriva una nuova onda a cancellare tutto. Nella coscienza rimangono solo indecifrabili frammenti di parole.

In: "Kafka Sulla Spiaggia", di Haruki Murakami

domenica 25 settembre 2016

Friedrich Nietzsche: Afferrai al volo questa intuizione e presi subito le prime misere parole per fissarla...



Suzuki Shonen
Afferrai al volo questa intuizione e presi subito le prime misere parole per fissarla, affinché non se ne rivolasse via da me. E ora mi è morta in queste povere parole e penzola e ciondola da esse e io quasi non so più, quando la guardo, come io abbia potuto provare una tale felicità quando ho acchiappato questo uccello.

In: "La Gaia Scienza (298 Sospiro)", di Friedrich Nietzsche

venerdì 23 settembre 2016

Maria Zambrano: Le idee sono figlie del dubbio, come tutto ciò che è pensiero...

Salvador Dalì
Le idee sono figlie del dubbio, come tutto ciò che è pensiero, e come pensiero sono perciò figlie della solitudine umana, che si manifesta solo nell’individuo. Le idee sono state quindi pensate un giorno da una persona determinata, in un momento determinato. Al contrario, potremmo dire che le convinzioni appartengono al passato, intatti le collochiamo sempre nel passato quando ci accorgiamo di averne, visto che spesso neppure ci rendiamo conto che sono convinzioni; la nostra vita ne è piena e basta. Quando si pensa, invece, si va verso il futuro: ogni idea è diretta verso il futuro e lo prepara. Viceversa, le convinzioni le sentiamo sempre provenire dal passato: per questo ci sostengono e ci offrono un riparo quando il futuro si fa oscuro e sembra chiudersi davanti ai nostri occhi.

In: “Persona e Democrazia (pag. 124-125)”di Maria Zambrano