domenica 30 ottobre 2016

Valerio Magrelli: Amo i gesti imprecisi, uno che inciampa, l’altro che fa urtare il bicchiere...

Paul Klee
Amo i gesti imprecisi,
uno che inciampa, l’altro
che fa urtare il bicchiere,
quello che non ricorda,
chi è distratto, la sentinella
che non sa arrestare il battito
breve delle palpebre,
mi stanno a cuore
perché vedo in loro il tremore,
il tintinnio familiare
del meccanismo rotto.

L’oggetto intatto tace, non ha voce
ma solo movimento. Qui invece
ha ceduto il congegno,
il gioco delle parti,
un pezzo si separa,
si annuncia.
Dentro qualcosa balla.

Di: Valerio Magrelli

Elémire Zolla: Anche se in tutti è sepolto il gran tesoro dell'infanzia, esso si trova a irraggiungibili profondità...

Pere Borrell
Anche se in tutti è sepolto il gran tesoro dell'infanzia, esso si trova a irraggiungibili profondità.
Strati su strati, discorsi e formulette lo ricoprono e, induriti dal tempo, diventano le difese invalicabili
dell'ordine sociale. Sicché si sta su una piatta terra che si stende fino all'orizzonte, una distesa di noia e sconforto. Quasi nessuno sa applicarsi, con l'assidua ed estenuante fatica che sarebbe necessaria, a scavare e ritrovare il tesoro nascosto; quasi tutti passano la vita intera vedendo d'attorno null'altro che un suolo miserando e inerte: la vita quotidiana, strumentale, irretita nelle categorie note, recintata in ogni minimo aspetto.

In: "lo stupore infantile", di Elémire Zolla

sabato 29 ottobre 2016

Jorge Luis Borges:Nell'ambito della terra esistono forme antiche, forme incorruttibili ed eterne; una qualunque di esse poteva essere il simbolo che cercavo...

Caspar David Friedrich
Nell'ambito della terra esistono forme antiche, forme incorruttibili ed eterne; una qualunque di esse poteva essere il simbolo che cercavo. Una montagna poteva essere la parola del dio, o un fiume o l'impero o la configurazione degli astri. Ma nel corso dei secoli le montagne si livellano e il percorso di un fiume suole mutare, gl'imperi conoscono cambiamenti e la figura degli astri varia. Nel firmamento avvengono mutamenti. La montagna e la stella sono individui e gli individui sono caducai, Cercai qualcosa di più tenace, di più invulnerabile. Pensai alle generazioni dei cereali, dei pascoli, degli uccelli, degli uomini. Forse nel mio volto era scritta la magia, forse io stesso ero il fine della mia ricerca.

Da: " L'Aleph - La scrittura di Dio - Traduzione di Francesco Tentori Montalto - ADELPHI EDIZIONI - marzo 2009 ", di Jorge Luis Borges