domenica 24 marzo 2019

Robert Walser: Non voglio dire più niente. Sono quasi le sette. Aiutami a spegnere il sole, perché devo cominciare la mia passeggiata...

Lennart Helje
Non voglio dire più niente. Sono quasi le sette. Aiutami a spegnere il sole, perché devo cominciare la mia passeggiata. No, non farà troppo buio. Non ci sarà bisogno di nessuna luce. Con me ho sempre una piccola torcia nella tasca del giaccone, ma non la userò. Conosco tutti i sentieri a memoria. Magari camminerò in compagnia di gatti selvatici. Sono rari, in Svizzera, ma fascinosi, e soprattutto non ti chiedono nulla. O meglio, ti chiedono di essere chi sei. Lo esigono. E, se menti, soffiano come forsennati.

In: “ Preferisco sparire - Colloqui con Robert Walser 1954-1956 (Camminare)” di Marco Ercolani

Ludwig Wittgenstein: Devo immergermi sempre di nuovo nelle acque del dubbio.

George Clausen
Devo immergermi sempre di nuovo nelle acque del dubbio.

Da: “ Note sul Ramo D'oro di Frozer (Pag. 17)”, di Ludwig Wittgenstein

Ernest Renan: Non abbandoniamo questo principio fondamentale, che l’uomo è un essere ragionevole e morale...

Arturo Nathan
Non abbandoniamo questo principio fondamentale, che l’uomo è un essere ragionevole e morale, prima di essere incasellato in questa o quella lingua, prima di essere membro di questa o quella razza, di aderire a questa o quella cultura. Prima della cultura francese, della cultura tedesca, della cultura italiana, c’è la cultura umana.

In: "Che cos’è una Nazione? (Conferenza tenuta alla Sorbona l’11 marzo 1882)", di Ernest Renan

Søren Kierkegaard: Chi sceglie se stesso scopre che quell'io che egli sceglie ha una infinita molteplicità in sé...

Filippo Palizzi
Chi sceglie se stesso scopre che quell'io che egli sceglie ha una infinita molteplicità in sé. Esso ha una storia; una storia nella quale egli riconosce la sua identità con se stesso. Questa storia presenta diversi aspetti, poiché in questa storia egli sta in relazione con altri individui della stirpe e con tutta la stirpe; e questa storia contiene qualche cosa di doloroso. Eppure egli è ciò che è solo attraverso questa storia. Perciò ci vuole del coraggio per scegliere se stesso; poiché, mentre pare che egli si isoli più intensamente che mai, nello stesso tempo egli si sprofonda più che mai in quella radice per la quale è congiunto al tutto. Questo lo preoccupa eppure deve essere così: infatti quando l'ardore della libertà si è risvegliato in lui (e si è risvegliato nella scelta, così come esso presuppone se stesso nella scelta), egli sceglie se stesso e la lotta per questo possesso come per la propria suprema salvezza, e questa è la sua suprema salvezza.

Da: "Aut-Aut,  Estetica ed etica nella formazione della personalità (Pag. 75)", di Søren Kierkegaard

Nuccio Ordine: Nell’universo dell’utilitarismo, infatti, un martello vale più di una sinfonia..

Gustave Coubert
Nell’universo dell’utilitarismo, infatti, un martello vale più di una sinfonia, un coltello più di una poesia, una chiave inglese più di un quadro: perché è facile capire l’efficacia di un utensile mentre è sempre più difficile comprendere a cosa possano servire la musica, la letteratura o l’arte.

Tratto da: “L’utilità dell’inutile (Introduzione)” di Nuccio Ordine

domenica 17 marzo 2019

Giacomo Leopardi: I fanciulli trovano il tutto nel nulla, gli uomini il nulla nel tutto.

Edouard Boubat
I fanciulli trovano il tutto nel nulla, gli uomini il nulla nel tutto.

Da: "Zibaldone (19. Gen. 1821- [527] -)", di Giacomo Leopardi

Pier Paolo Pasolini: Il Potere ha deciso che noi siamo tutti uguali...

Nick Stern
«Il Potere ha deciso che noi siamo tutti uguali.» L'ansia del consumo è un'ansia di obbedienza a un ordine non pronunciato. Ognuno in Italia sente l'ansia, degradante, di essere uguale agli altri nel consumare, nell'essere felice, nell'essere libero: perché questo è l'ordine che egli ha inconsciamente ricevuto, e a cui «deve» obbedire, a patto di sentirsi diverso. Mai la diversità è stata una colpa così spaventosa come in questo periodo di tolleranza. L'uguaglianza non è stata infatti conquistata, ma è una «falsa» uguaglianza ricevuta in regalo.

Da: “Scritti corsari (11 luglio 1974 Sul «Mondo» )“, di Pier Paolo Pasolini

Etty Hillesum: Devo senza dubbio cominciare lentamente a modellare piccole figure nel grande blocco di granito intonso che mi porto dentro...

Auguste Rodin
Devo senza dubbio cominciare lentamente a modellare piccole figure nel grande blocco di granito intonso che mi porto dentro, altrimenti alla lunga ne verrò schiacciata. Se non cerco e scopro la mia forma congeniale, finirò a vagare nel buio e nel caos, è qualcosa di cui anche adesso avverto forte il rischio.

In:” Diario 1941-1942 (Quaderno II - Martedì mattina [5 agosto 1941], le dodici) “, di Etty Hillesum

Elémire Zolla: quanto vive sensibilmente è formato di parti che sensibilità non hanno e tuttavia recano meravigliose potenze di vita all'insieme.

Jules Bastien-Lepage
Diceva Plotino (Enneadi, IV, iv, 36, 18-21) che quanto vive sensibilmente è formato di parti che sensibilità non hanno e tuttavia recano meravigliose potenze di vita all'insieme.

In: "lo stupore infantile (L'infanzia assassinata, Pag. 24)", di Elémire Zolla

sabato 16 marzo 2019

Isabel Allende: Aveva la tenerezza goffa di chi non è mai stato amato e deve improvvisare...

Jules Bastien-Lepage
Aveva la tenerezza goffa di chi non è mai stato amato e deve improvvisare.

In: "La casa degli spiriti" di Isabel Allende