domenica 24 marzo 2019

Søren Kierkegaard: Chi sceglie se stesso scopre che quell'io che egli sceglie ha una infinita molteplicità in sé...

Filippo Palizzi
Chi sceglie se stesso scopre che quell'io che egli sceglie ha una infinita molteplicità in sé. Esso ha una storia; una storia nella quale egli riconosce la sua identità con se stesso. Questa storia presenta diversi aspetti, poiché in questa storia egli sta in relazione con altri individui della stirpe e con tutta la stirpe; e questa storia contiene qualche cosa di doloroso. Eppure egli è ciò che è solo attraverso questa storia. Perciò ci vuole del coraggio per scegliere se stesso; poiché, mentre pare che egli si isoli più intensamente che mai, nello stesso tempo egli si sprofonda più che mai in quella radice per la quale è congiunto al tutto. Questo lo preoccupa eppure deve essere così: infatti quando l'ardore della libertà si è risvegliato in lui (e si è risvegliato nella scelta, così come esso presuppone se stesso nella scelta), egli sceglie se stesso e la lotta per questo possesso come per la propria suprema salvezza, e questa è la sua suprema salvezza.

Da: "Aut-Aut,  Estetica ed etica nella formazione della personalità (Pag. 75)", di Søren Kierkegaard

Nessun commento:

Posta un commento