domenica 29 agosto 2021

José Ortega Y Gasset: L'uomo, grazie alla sua capacità di ricordare, accumula il proprio passato, lo possiede e se ne serve...

Bioblioteca barocca nell’Abbazia di San Florian
L'uomo, grazie alla sua capacità di ricordare, accumula il proprio passato, lo possiede e se ne serve. [...] la cosa importante è la memoria degli errori, che ci consente di non commettere sempre gli stessi. Il vero tesoro dell'uomo è il tesoro dei suoi errori, la lunga esperienza vitale distillata goccia a goccia nei millenni. 

In: “La ribellione delle masse - pag. 39- Traduzione di Salvatore Battipaglia e Cesare Greppi – SE -2001 ”, di José Ortega Y Gasset

Gyorgy Lukacs: Ho bisogno di qualcosa. Ho bisogno di uomini, anzi di calore...

Frans Hals
Ho bisogno di qualcosa. Ho bisogno di uomini, anzi di calore. Il mio 'calore' è qualcosa che si scioglie con tale difficoltà che è impossibile accedervi (con quanta facilità invece parlo, e con quanta superficialità entro in rapporti intimi con chiunque). E mi manca. Non è vero ciò che vado dicendo da anni, che non ho bisogno di nessuno, che posso vivere ovunque, non lo credo.

In: Diario (1910-1911) - A cura di Gabriella Caramore - ADELPHI- ottobre 2001- “, di Gyorgy Lukacs

Hannah Arendt: Parlando dell'amicizia,..

Irma Haselberger
Parlando dell'amicizia, Aristotele osserva: «L'amico è un altro se stesso», il che vuol dire: puoi condurre con lui il dialogo del pensiero proprio come con te stesso.

Da: “La vita della mente (Parte prima: pensare – Capitolo terzo Che cosa ci fa pensare?- pag. 284– Traduzione di Giorgio Zanetti – Il Mulino – 2009 -)”, di Hannah Arendt

sabato 28 agosto 2021

Haruki Murakami: Aomame visitò diverse piccole stanze che aveva dentro di sè, risalendo negli anni come un pesce risale un fiume...

Fonte Pinterest
Aomame visitò diverse piccole stanze che aveva dentro di sè, risalendo negli anni come un pesce risale un fiume. Ritrovò teneri ricordi e profondi dolori. Una luce sottile, venuta chissà dove, le trafisse il corpo. Provò una strana sensazione, come se fosse diventata trasparente. Tentò di guardare quella luce facendosi schermo con la mano, e si accorse che vedeva ciò che c'era dietro. Le sembrava di essere diventata di colpo leggera.

Da:” 1Q84 - Traduzione di Giorgio Amitrano – Einaudi – 2011 –“di Haruki Murakami

Pavel Aleksandrovič Florenskij: Non sono mai riuscito a intendere il tempo come qualcosa che scorre irreversibilmente..

Anne Brigman
Non sono mai riuscito a intendere il tempo come qualcosa che scorre irreversibilmente; da che sono in grado di pensare, sono sempre stato convinto che se ne andasse da qualche parte, che magari fluisse proprio in quelle crepe e in quelle gole e che lì si nascondesse, si addormentasse; ma sapevo che un giorno saremmo arrivati fino a lui, e lui si sarebbe risvegliato.
Il passato non è passato: è una sensazione che ho sempre avuto chiara davanti agli occhi, e in tenerissima età ancor più chiara che in seguito. Percepivo la realtà vischiosa del passato e crescevo con la sensazione che, in effetti, stavo toccando qualcosa che era accaduta molti secoli prima, e che in essa entravo con la mia anima.

In: " Ai miei figli -Memorie dei giorni passati- II Il molo e il viale (Batumi) - pag.80 - traduzione di Claudia Zonghetti –Arnoldo Mondadori editore - 2009", di Pavel Aleksandrovič Florenskij

Gottfried Wilhelm Leibniz: …amare è esser portati a prender piacere della perfezione, bene o felicità dell’oggetto amato.

Scott E. Bartner.

 …amare è esser portati a prender piacere della perfezione, bene o felicità dell’oggetto amato.

In: Opere - Nuovi saggi sull’intelletto umano - Libro II, Sulle idee – Cap. XX, Dei modi del piacere e del dolore - A cura di Massimo Mugnai ed Enrico Pasini – UTET – Edizione digitale 2013”, di Gottfried Wilhelm Leibniz

lunedì 23 agosto 2021

Rainer Maria Rilke: Per quale motivo ci hanno reso il sesso esiliato, invece di farne la rocca festosa della nostra specificità?

Antonio Canova
Per quale motivo ci hanno reso il sesso esiliato, invece di farne la rocca festosa della nostra specificità? [...] - il mio sesso non e rivolto solo alla discendenza, esso e il segreto della mia propria vita -, e solo perché quivi, come sembra, non gli e concesso occupare il posto centrale, molti l'hanno spostato in margine a se stessi e ne hanno perso il controllo equilibrato. A che giova tutto questo!

In “La lettera del giovane lavoratore -Traduzione dal tedesco di Nino Muzzi - 2015 - Lit Edizioni Srl ” di Rainer Maria Rilke

domenica 22 agosto 2021

Albert Camus: Lei sa che cos'è il fascino...

John William Godward
Lei sa che cos'è il fascino: un modo di sentirsi rispondere di sì senza aver fatto chiaramente nessuna domanda.

In: “La caduta - Traduzione di Sergio Morando- 1994 -R.C.S. Libri & Grandi Opere ” di Albert Camus

Sándor Márai: Da domani si attuerà quel destino impenetrabile e impersonale nel quale il singolo individuo ormai non è che un dato statistico.

Afganistan- Dal Web -
Da domani si attuerà quel destino impenetrabile e impersonale nel quale il singolo individuo ormai non è che un dato statistico. Per una persona si può provare compassione, ma un milione o dieci milioni di persone si possono soltanto considerare in maniera oggettiva, come dato anonimo di una grande serie numerica...

Da: “Il gabbiano - Pag. 39 - Traduzione Di Laura Sgarioto – ADELPHI- 2011-”, di Sándor Márai 

Rainer Maria Rilke: C’è un’infinità di uomini, ma i volti sono ancora più numerosi...

Klara Kulikova
C’è un’infinità di uomini, ma i volti sono ancora più numerosi poiché ciascuno ne ha più di uno. Vi sono persone che portano un volto per anni, naturalmente si logora, diviene laido, si piega nelle rughe, si sforma come i guanti portati in viaggio. Queste sono persone econome, semplici; non mutano di volto, non lo fanno ripulire nemmeno una volta. Va bene così, sostengono e chi gli può dimostrare il contrario? Solo viene da chiedersi: poiché hanno più volti, cosa ne fanno degli altri? Li mettono in serbo. Li porteranno i loro figli. Capita, però, che li portano i loro cani. E perché no? Una faccia è una faccia.”

Da: “ I Quaderni di Malte Laurids Brigge - Traduzione di Furio Jesi - Garzanti Editore s.p.a. - Edizione digitale 2013”, di Rainer Maria Rilke

Marco Aurelio: Ricordati: ciò che muove i fili della nostra esistenza sta nascosto dentro ciascuno di noi...

Dal Web
Ricordati: ciò che muove i fili della nostra esistenza sta nascosto dentro ciascuno di noi, ed è energia, vita, praticamente è l’uomo stesso. Ma non confonderlo, nella tua immaginazione, con l’involucro che lo avvolge, né con gli organi che gli stanno intorno, i quali sono come un’ascia, con l’unica differenza che mentre l’ascia è indipendente dalla tua mano, quelli sono strettamente uniti al tuo corpo, e senza una causa che li muova e li controlli non hanno maggiore utilità della spola per la tessitrice, della penna per chi scrive e della frusta per l’auriga.

In: "L’arte di conoscere se stessi, Pensieri -Libro decimo - 38 - A cura di Mario Scaffidi Abbate - 2011 - Newton Compton editori s.r.l.", di Marco Aurelio

Paul Valéry: Più di ogni cosa la mia anima ha sete di essere stupita.

Alfred Hitchcock
Più di ogni cosa la mia anima ha sete di essere stupita.

Da: “Monsieur Teste - Lettera di Madame Émilie Teste- Traduzione Di Clarissa Martini – SE – 2017 -“, di Paul Valéry